Manuele Marigolli presenta «Fra l’Arno e la strada» a Prato
Firenze, 19 novembre 2014 – «Una scrittura antica e calda, innervata dal nobile tentativo di continuare a credere nel potere del racconto orale e della descrizione». Così lo scrittore Edoardo Nesi commenta l’opera di Manuele Marigolli, autore del romanzo «Fra l’Arno e la strada» (Sarnus, pp. 240, euro 13) che sarà presentato domani, giovedì 20 novembre, alle 21 alla Camera del Lavoro di Prato, in piazza Mercatale 89. Interverranno la scrittrice Simona Baldanzi e lo storico Giuseppe Gregori, e sarà presente l’autore. Marigolli, nato a Molino del Piano nel 1956, vive dal 1972 a Prato, dove è stato prima operaio tessile, poi dirigente della Cgil. Ha ricoperto incarichi di primo piano nel sindacato, ed è oggi membro della segreteria della Cgil Toscana.
Nel suo esordio letterario racconta la storia di Libero, un uomo che, giunto alla soglia della vecchiaia e consumato dalla malattia, parte per la sua ultima avventura in compagnia di uno spinone. La meta sono i boschi dove ha passato gran parte della giovinezza, e la passeggiata diventa così occasione per un viaggio nel ricordo: il protagonista ripercorre le tappe più importanti della propria esistenza, dalla vita sulle rive dell’Arno al primo incontro con la futura moglie, passando attraverso i giorni terribili dell’alluvione del ’66. Al centro delle sue riflessioni l’amore e la morte, ma anche il rapporto con i familiari e in particolare con la figlia, un legame fatto di mille incomprensioni ma anche di un affetto sconfinato. Alla fine del viaggio, qualcosa in Libero è cambiato: riuscirà a vedere la vita con occhi diversi?
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