Olio d’oliva extra vergine: sequestrati in Toscana 12.000 litri in arrivo dalla Puglia
SIENA – Viaggiavano da quattro giorni dentro una cisterna fermata a un posto di blocco della Forestale nei pressi dell’uscita di Valdichiana sull’A1 nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 novembre scorsi. Si tratta di dodicimila litri di olio di oliva dichiarato come «extra vergine di oliva – 100 % italiano – campagna 2014 – 2015», in arrivo dalla Puglia e diretti in Toscana. Non è escluso per essere poi imbottigliati e commercializzati come olio toscano.
Ma dagli accertamenti del personale del Corpo Forestale di Montepulciano e Sarteano, qualcosa non tornava. Da qui la decisione di bloccare il carico e di porlo sotto sequestro, che «si è reso necessario – si legge in una nota – per la mancanza dei prescritti requisiti di rintracciabilità documentale del prodotto oggetto di accertamento. Dalle verifiche condotte, infatti, sono emerse varie e sostanziali irregolarità nella compilazione del documento di accompagnamento della merce, oltre che incongruenze significative tra il tragitto indicato nel documento stesso e quello ricostruito dagli uomini della forestale attraverso la consultazione del cronotachigrafo installato nell’autocarro».
Inoltre, l’impresa indicata come destinataria dell’olio, un’azienda olearia stabilita in provincia di Firenze, ha dichiarato di non avere rapporti commerciali con l’impresa pugliese di Foggia da cui arrivava l’olio. Tali circostanze, unitamente al fatto che il trasporto si protraeva da quasi quattro giorni, durante i quali il mezzo ha percorso diverse centinaia di chilometri in varie regioni del centro Italia senza un motivo ben preciso, hanno indotto il personale del Corpo forestale dello Stato ad intraprendere la misura cautelare del sequestro.
Esaminato presso l’Asl 7 di Siena, l’olio è risultato proveniente realmente dalla Puglia: tutto questo grazie all’analisi chimico-fisica comprensiva del contenuto dei cosiddetti «alchil esteri», sostanze rivelatrici dell’origine geografica e della buona qualità dell’olio italiano. Un vero e proprio «dna» delle piante di olivo.
Il carico di olio è stato, quindi, travasato all’interno di due contenitori messi a disposizione da un oleificio di Montepulciano, azienda completamente estranea alla vicenda, per poi essere sottoposto a sequestro, unitamente alla documentazione di accompagnamento ed ai fogli di registrazione del cronotachigrafo.
Nel corso della corrente campagna olearia – conclude la nota – «il Corpo Forestale dello Stato ha attivato in tutta la Toscana una specifica campagna di controlli finalizzati a verificare la movimentazione dei prodotti olivicoli (olive ed olio), al fine di prevenire, ed eventualmente reprimere, frodi a danno dei consumatori e della regolarità del mercato. Come è noto, infatti, il marcato calo di produzione degli oliveti toscani, stimato intorno al 50 – 70 % rispetto allo scorso anno, con punte addirittura del 90 % in alcune zone, dovuto soprattutto alle condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli alla diffusione della mosca olearia, potrebbe incentivare traffici, talvolta illegali, di prodotti olivicoli provenienti da fuori regione, anche di origine comunitaria ed extra comunitaria, a danno delle produzioni nazionali, ed in particole di quelle toscane di eccellenza».
ilario
Sarebbe bello sapere il nome dell’azienda olearia fiorentina!