Tredicesima 2014 più alta: 12 euro agli operai, 13 agli impiegati, 20 ai capi ufficio. Ma c’è il rischio-sorpresa (brutta) per chi ha avuto gli 80 euro di Renzi
ROMA – I lavoratori dipendenti italiani riceveranno una tredicesima più pesante di quella percepita l’anno scorso. Ma su quest’aumento non avrà alcuna influenza il bonus degli 80 euro tanto vantato da Renzi. Lo rileva un’indagine dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre (artigiani) su tre categorie di lavoratori dipendenti: operai, impiegati e quadri/capo ufficio del settore privato.
CGIA – «L’importo reale della tredicesima 2014 sarà più elevato rispetto a quello dell’anno scorso. Nello specifico, si tratta di 12 euro in più per un operaio specializzato, di 13 euro in più per un impiegato, mentre per un capo ufficio l’incremento sarà di 20 euro. Questi ritocchi – sottolinea il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – sono riconducibili al fatto che gli aumenti contrattuali sono stati superiori alla crescita dell’inflazione registrata quest’anno». Quindi su questi aumenti non hanno avuto nessuna influenza le politiche del Governo.
AUMENTI – Secondo i calcoli della Cgia, un operaio specializzato, con una retribuzione lorda annua di poco superiore ai 21.500 euro, quest’anno porterà a casa una tredicesima pari a 1.280 euro netti: 15 euro nominali in più rispetto alla tredicesima percepita nel 2013. Per un impiegato con una retribuzione lorda annua che sfiora i 26.200 euro, la tredicesima di quest’anno sarà di 1.445 euro netti: 16 euro nominali in più rispetto al 2013. Per un capo ufficio con una retribuzione lorda annua di quasi 50.000 euro, la mensilità aggiuntiva che percepirà il mese prossimo sarà di 2.544 euro netti: 26 euro nominali in più del 2013. Depurando tale importo dagli effetti dell’inflazione e dagli incrementi contrattuali, gli aumenti reali, rispetto al 2013, si ridurranno rispettivamente a 12, 13 e 20 euro.
TREDICESIMA – Nelle prossime settimane riceveranno la mensilità aggiuntiva quasi 33.400.000 persone: poco meno di 16.600.000 pensionati e quasi 16.800.000 lavoratori dipendenti. Che percepiranno complessivamente quest’anno quasi 38 miliardi di euro di tredicesime: questo importo garantirà alle casse dell’erario un gettito di oltre 9,7 miliardi di euro.
TASSE – «I lavoratori dipendenti che hanno goduto del bonus introdotto dal Governo Renzi – conclude Bortolussi – non potranno beneficiare di questa agevolazione sulla mensilità aggiuntiva: la legge, infatti, non lo prevede. Anzi, non è da escludere che alcuni dipendenti che hanno percepito lo sconto fiscale fino ad ora siano costretti a restituirlo. Infatti, gli 80 euro in più in busta paga spettano a coloro che non superano i 24.000 euro di reddito e in misura minore se lo stesso è compreso tra i 24.000 e i 26.000 mila euro. Pertanto, se nel corso dell’anno sono state superate queste soglie, senza che il datore di lavoro ne abbia tenuto conto, la restituzione di quanto percepito avverrà con la decurtazione della busta paga di dicembre».