Toscana: il movimento per la casa cerca Rossi dopo il selfie con i rom. Occupato l’ingresso del Consiglio regionale. Un contuso
FIRENZE – Attimi di tensione oggi a palazzo Panciatichi. Una folta rappresentanza del movimento lotta per la casa di Firenze ha preso d’assalto l’ingresso della sede del Consiglio regionale per chiedere di entrare e di essere ricevuta dalle istituzioni. Un’iniziativa in aperta polemica con il governatore della Toscana, Enrico Rossi e le politiche sociali del centrosinistra a breve distanza dalla pubblicazione di un post su Facebook da parte del presidente con i vicini di casa, una famiglia rom. Al grido di “residenza, residenza” gli autori dell’iniziativa hanno provato a forzare il blocco formato in portineria dal personale della sicurezza ed una guardia giurata e’ rimasta contusa. Fuori sono stati apposti degli striscioni ostili ai dem: “Partito Democratico. Favori a chi sfrutta e specula. Guerra a chi subisce la crisi”. Il confronto ravvicinato con il presidente Rossi, per il momento, non c’e’ stato. Appuntamento rimandato al 12 dicembre, quando una delegazione incontrera’ il governatore. Questo pomeriggio invece una delegazione incontrerà alcuni consiglieri regionali. A tal proposito il capogruppo Rc-Ci Monica Sgherri ha inviato una lettera a tutti i capigruppo consiliari, invitandoli a prendere parte all’incontro.
Immediato il commento sferzante delle opposizioni. “Movimento lotta per la casa occupa l’ingresso del Consiglio regionale della Toscana. Aspettano il presidente Rossi: vorranno farsi un selfie pure loro?”. Cosi’, il coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Parisi in un post pubblicato su twitter. “Al di la’ dell’ironia- aggiunge il deputato azzurro-, non si puo’ non rimarcare come la foto pubblicata domenica dal presidente Rossi abbia alimentato la protesta che sino a poco fa ha bloccato l’accesso al Consiglio regionale della Toscana. L’immigrazione e il diritto alla casa- spiega Parisi- sono questioni problematiche serie e concrete che vanno affrontate con lucidita’ e razionalita’ e non agendo d’istinto, come ha ammesso d’aver fatto Rossi”.
