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Un capriolo in libertà sulle colline (foto F. Cianchi)

Un capriolo, turista per caso a Firenze

Un capriolo in libertà sulle colline (foto F. Cianchi)
Un capriolo in libertà sulle colline (foto F. Cianchi)

FIRENZE – Un capriolo, in carne e ossa, ha scorrazzato in pieno centro ieri sera a Firenze. Molta curiosità e spavento tra gli automobilisti che hanno dovuto scansarlo lungo i viali di circonvallazione, nella zona di piazza Beccaria. Tutto è cominciato nel pomeriggio davanti a centinaia di testimoni, che hanno dato l’allarme ai centralini di polizia municipale, vigili del fuoco e forze dell’ordine.

L’animale, arrivato in città da una delle colline circostanti, è stato avvistato su entrambi i lati dell’Arno: dalla zona di Gavinana a quella dei viali Amendola e Gramsci. Avrebbe anche attraversato l’Arno, non sul ponte a San Niccolò ma addirittura in acqua. Mentre erano già in corso le ricerche, da viale Gramsci è stato segnalato un incidente tra il capriolo e un’auto che lo aveva urtato. Niente di grave tanto che l’animale si è subito ripreso ed è scappato di nuovo, andando a infilarsi nel cortile di una banca.

Qui è stato rinchiuso chiudendo un cancello di accesso, dove l’animale si è incastrato cercando di fuggire ancora. Quindi il personale della Polizia Provinciale, nel frattempo sopraggiunto, lo ha liberato e portato da un veterinario, che ha riscontrato solo lievi escoriazioni. Quindi l’animale è stato riportato in collina e rimesso in libertà. Per lui la vacanza fiorentina era finita.

Sono sempre più frequenti i casi di animali selvatici che girovagano sulle colline intorno a Firenze: in particolare caprioli, daini, lepri ma anche cinghiali, istrici, volpi e faine. Non è raro trovarseli all’improvviso in mezzo di strada, soprattutto di notte con il rischio di incidenti anche seri, specie quando ci si trova in aperta campagna lontano dai centri abitati. Nel malaugurato caso di investire un animale, che necessita di immediato soccorso anche per la sicurezza della strada, occorre rivolgersi alla Polizia provinciale (tel. 055.2760.901), anche attraverso i numeri di emergenza 112 e 113.


Sandro Addario

Giornalista

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