Firenze, tramvia: il ponte sul Mugnone. I lavori procedono, ma il rischio resta
FIRENZE – Più volte abbiamo informato i nostri lettori sull’andamento dei lavori delle linee della tramvia fiorentina, sottolineando non soltanto i ritardi che hanno fatto giustamente infuriare, ancora senza alcun esito pratico, il sindaco Nardella, ma evidenziando i pericoli che potrebbero nascere, nella zona dello Statuto, per la realizzazione del ponte provvisorio (per tre anni) sul Mugnone, all’altezza di Via Crispi. Quel ponte contro il quale si battono migliaia di cittadini residenti nella zona, riuniti in diversi Comitati. Il 22 novembreavevo documentato con foto lo stato della posa del ponte, allora solo iniziata, e avevo ribadito la mia convinzione che la campata fosse stata posizionata ad altezza inadeguata, senza luce sufficiente per far defluire le acque in caso di piena come quella del 1992.
Sono tornato ora sul cantiere, trovando operai e macchine operatrici che lavorano a pieno ritmo, tanto che l’intero pianale del ponte è stato posato e collega già le due rive del torrente. Se i lavori della tramvia procedono a rilento non è certo per colpa delle aziende che lavorano al ponte, che sta andando avanti con tempi da record. Ma l’esame più ravvicinato del manufatto ha confermato i miei timori. L’altezza del ponte, piano e non ricurvo al centro, rispetto al letto del torrente è rimasta tale e quale, ad occhio inferiore a quella della precedente passerella pedonale, che a suo tempo contribuì, occlusa dai detriti accumulatisi al di sotto, all’esondazione del Mugnone verso il quartiere Statuto.
Ma quello che mi ha impressionato di più è stata la larghezza del nuovo ponte, a occhio più di 20 metri, sostanzialmente analoga a quella dell’attuale ponte alla Fortezza, con una carreggiata di almeno 4 corsie, oltre a un passaggio pedonale laterale. Anche un profano comprenderebbe che un manufatto di questo tipo può causare pericoli maggiori rispetto alla situazione precedente. E’ evidente che un manufatto largo almeno dieci volte quello abbattuto e posto in posizione più bassa rispetto al letto del torrente compromette potenzialmente molto di più il decorso dell’acqua in caso di piena improvvisa del Mugnone. Le foto che ho scattato sono eloquenti.
Come dicevo credo che le foto riportate qui sopra siano eloquenti, ma lascio il giudizio anche ai lettori. Indubitabilmente il nuovo ponte è stato progettato in funzione del volume di traffico che dovrà sopportare quando l’altro ponte, alla Fortezza, sarà chiuso per consentire i lavori della linea 3 della tramvia. Siamo sicuri, e lo dovrebbero essere in primo luogo gli amministratori, che le esigenze del traffico siano state subordinate a quelle della sicurezza? L’assessore Giorgetti, confortato dal parere dei suoi tecnici, assicura che tutto è stato ben pianificato. I Comitati di cittadini, come quello 20 gennaio e gli altri che si battono per una migliore costruzione della tramvia, sostengono di no, anch’essi supportati dal giudizio di tecnici qualificati. E anch’io, per quanto possa valere il mio giudizio, concordo. Forse non sarebbe male che l’amministrazione, per maggiore tranquillità di tutti, desse ascolto a chi pone problemi che riguardano la sicurezza di tutti.
Maria Rita Monaco
Come altri fiorentini innamorati della loro città e del quartiere 5, o perlomeno di quella parte del quartiere la cui sarà stravolta dalla Linea 3 della tranvia, da più di dieci anni lotta contro questo progetto nato circa 30 anni fa e adesso troppo vecchio per essere attuato, ma le varie amministrazioni hanno ignorato e continuano ad ignorare le nostre ragioni , ma ” questa è la democrazia, bellezza” (per meglio dire un fraintendimento del vero significato di democrazia). Grazie per appoggiare le nostre certezze e i nostri timori, purtroppo). Speriamo di poterla coinvolgere presto ancora di più nelle nostre iniziative.
deanna
Grazie, per aver scritto qesto articolo. Io faccio parte di quei cittadini che da tempo si occupano degli effetti collaterali di questo progetto di tranvia che si abbatte come un ciclone sul quartiere 5: espropriazioni, eliminazioni parcheggi, stravolgimento della parte storica di questo quartiere, abbattimento di centinaia di grandi alberi sani per far posto a alberelli decorativi, come in viale Morgagni, in piazza Leopoldo e piazza Viessieux,. Infine il ponte, costruito sotto il livello di piena, senza relazione idraulica e idrogeologica. Inoltre per il passaggio veicolare, dato che in zona Fortezza solo la tranvia passerà in superficie, saranno scavate due gallerie di 300 mt ciascuna, lungo il percorso del torrente, che se decide di straripare, verranno inondate senza possibilità di scampo per chi vi transita.
fabbro
le piene di solito sono nel mese di novembre, ormai è passato…poi creare un arco lì con una campata così stretta non mi pare abbia molto senso