Firenze, per l’Anfp «il degrado delle periferie non può ridursi a un problema di polizia»
FIRENZE – Il degrado delle periferie delle città «non può essere certo ridotto ad un problema di polizia». Lo dice l’Anfp, il sindacato dei funzionari di polizia, dopo gli scontri di ieri sera a Firenze alle Piagge, dove sono rimasti contusi quattro carabinieri, tre poliziotti e un manifestante. «La principale sfida in materia di sicurezza si gioca oggi – dice Lorena La Spina segretario nazionale dell’Anfp – più che sul piano repressivo e sanzionatorio, su quello organizzativo e gestionale. Occorre che tutte le istituzioni a vario titolo coinvolte assicurino le condizioni indispensabili ad un’adeguata qualità della vita urbana».
«Il degrado delle periferie urbane è un problema sociale serio – prosegue la nota – che va trattato con il necessario senso di responsabilità, evitando qualsiasi tipo di strumentalizzazione. Esso merita tutta l’attenzione e gli interventi volti a prevenire che possa trasformarsi in vera e propria emergenza. Le Forze dell’ordine sono quotidianamente impegnate nel sempre più difficile compito di contemperare sicurezza e libertà».
«Restituire fiducia alla collettività – conclude il sindacato dei funzionari – appare imprescindibile al fine di contrastare quei pericolosi fenomeni di disgregazione sociale che non fanno che alimentare il distacco tra le istituzioni stesse e la società civile. E del resto, la certezza dei diritti si configura quale precondizione per la conseguente assunzione di responsabilità da parte di ciascuno dei componenti di una data comunità. In assenza di tutto ciò, la Polizia continuerà a rappresentare un sin troppo comodo bersaglio contro cui sfogare rabbia e frustrazione, con le intuibili conseguenze che ne derivano».
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